Morto suicida il giorno del suo 25esimo compleanno per un esame non superato all’università. La triste storia arriva da Villatora di Saonara, in provincia di Padova, dove un ragazzo, Giulio Diserò, si è tolto la vita, molto probabilmente perché non è riuscito a reggere la pressione di un secondo fallimento a un esame universitario.
Venerdì era il suo compleanno e Giulio era a casa degli zii in compagnia della madre Daniela Gobbi, che stava raccogliendo la verdura nell’orto. L’ha salutata, dicendole che andava a casa, e invece si è diretto in una stalla lì vicino, ha presto una corda e si è impiccato.
All’origine del gesto, probabilmente, un esame non superato all’università pochi giorni fa. Una doppia bocciatura perchè quello stesso esame, Anatomia alla facoltà di Agraria, non l’aveva superato neanche l’anno scorso. Ma, a sentire le dichiarazioni della zia Fiorenza Gobbi, non potrebbero escludersi altri motivi personali. «Viveva per la famiglia, la campagna e l’università. Non aveva amici, ma tutti noi lo adoravamo».
La scomparsa di Giulio è stata notata solo un’ora e mezza dopo, quando i genitori, non vedendolo tornare a casa, hanno chiamato gli zii. Poi dall’apprensione si è passati al dramma. I carabinieri, giunti sul posto, hanno controllato il luogo del suicidio e la camere di Giulio, alla ricerca di un biglietto che potesse spiegare la tragedia, ma senza trovare alcun segnale. Secondo gli inquirenti, l’ipotesi più probabile è quella dell’esame andato male. Anche se a Giulio, iscritto al quinto anno di Agraria a Legnaro, mancavano solo due scogli per raggiungere il traguardo della laurea.
Disperato il padre, Savino Diserò: «Mio figlio non ha mai creato problemi, era un esempio di bontà. Era timido, introverso e questo non lo aiutava nei rapporti interpersonali. Ma nessuno di noi ha mai letto nei suoi occhi il disagio che stava accumulando. Adesso ripartire sarà dura senza di lui».