RAVENNA – Vincenzo Maenza, pluri olimpionico di lotta è stato indagato per atti sessuali su minorenne ma l’inchiesta è stata archivita pochi mesi dopo l’inizio per prescrizione. Maenza, 51 anni, soprannominato ‘Pollicino’, è stato oro olimpico nell’84 e nell’88 e argento nel ’92.
L’inchiesta è scattata sulla base di riprese realizzate all’interno di una sauna di una palestra di Faenza nel 2000, immagini arrivate di recente alla magistratura ravennate. L’ex lottatore, già interrogato, ha spiegato che si tratta al massimo di un episodio di goliardia da spogliatoio.
Nella mattinata del 31 gennaio, scrive il sito RomagnaNoi, la casa di Maenza è stata perquisita dalla polizia. In particolare gli investigatori, sempre secondo il sito, avrebbero sequestrato un computer, una penna Usb e alcuni dvd. Il lottatore si è detto estraneo ai fatti ed è descritto come “preoccupato” per i danni all’immagine che gli potrebbero derivare dall’inchiesta.
L’inchiesta stata poi archiviata, come riferisce il sito Ravenna & dintorni.it, per sopravvenuta prescrizione:
“La decisione è stata presa dal Gip Antonella Guidomei, che ha accolto la domanda formulata in tal senso a inizio primavera dal Pm Roberto Ceroni, titolare del fascicolo, il quale aveva in buona sostanza preso atto che il fatto al centro del caso fosse caduto in prescrizione nonostante l’ipotesi di reato fosse a suo parere fondata.
“Il fascicolo era stato aperto sulla base di un filmato realizzato attorno al 2000 da una telecamera nascosta in una sauna di una palestra faentina. E recapitato da fonte anonima agli inquirenti solo nel 2012. Maenza, interrogato in questura a fine gennaio scorso contestualmente a una perquisizione a suo carico, alla presenza del suo avvocato Fabrizio Capucci aveva parlato al massimo di episodi di goliardia come sovente accade tra atleti ben affiatati, negando ogni contatto sessuale con gli atleti e paventando una montatura ai suoi danni maturata nel contesto faentino della lotta alla vigilia di un importante rinnovo di incarichi di settore”.