ROMA – Vincenzo Paduano, rito abbreviato. Aveva ucciso la ex Sara Di Pietrantonio bruciandola viva. Sarà giudicato con il rito abbreviato Vincenzo Paduano, l’uomo che il 29 maggio 2016, a Roma, uccise la ex fidanzata, Sara Di Pietrantonio. Lo ha deciso il gup Gaspare Sturzo che ha accolto la richiesta del difensore dell’imputato. Il gup ha fissato le date del 7 e 10 aprile prossimo per lo svolgimento del processo. La sentenza è fissata per il 5 maggio. Il gup ha ammesso come parte civile l’Associazione Differenza donna.
Vincenzo Paduano diede fuoco alla ragazza in mezzo alla strada, su via della Magliana a Roma. Particolare agghiacciante, Sarà morì arsa viva. Quella serata era cominciata con la visita dell’ex ormai respinto che però non diede in escandescenze consentendo alla ragazza di uscire tranquillamente per raggiungere un’amica prima di incontrare il suo nuovo fidanzato. Dove a spiarli c’era il Paduano, prima dell’appostamento finale al rientro a casa di Sara. Si era allontanato dal suo posto di lavoro, faceva la guardia giurata.
Subito dopo è entrato nell’auto di Sara e, al termine di un’animata discussione, ha cosparso l’auto con l’alcol gettandolo anche contro la vittima. Sara allora è corsa fuori dall’auto per cercare aiuto, ma invano. Macchine e motorini, pur avendola vista non si sono fermati. Forse per paura. Fatto sta che Paduano, dopo aver dato alle fiamme l’auto della ragazza, l’ha raggiunta, a circa 200 metri e le ha dato fuoco con un accendino. Paduano, arrestato poco dopo dalla Squadra Mobile diretta dal vice questore Luigi Silipo, ha confessato al termine di otto ore di interrogatorio: «L’ho uccisa io, non sopportavo che fosse finita». (Edoardo Izzo, La Stampa)