Prosegue la protesta degli operai Vinyls di Porto Torres: una parte di loro vive sull’Asinara (ribattezzata Isola dei Cassintegrati) da 97 giorni, e gli altri hanno occupato (dal 7 gennaio scorso) la Torre aragonese di Porto Torres. Questi ultimi hanno dato vita durante la notte ad una nuova azione di protesta collocando davanti alla torre una grande lapide-simbolo che annuncia la morte della Chimica, mentre tutt’attorno alla torre sono state infisse sul terreno decine di croci.
I cassintegrati hanno confermato, comunque, che nonostante sia saltata la possibile soluzione del passaggio degli impianti all’araba Ramco, che la scorsa settimana si era dichiarata non più interessata alla transazione, aspettano risposte e segnali da Eni e dal Governo su quello che intendono fare per il futuro della chimica italiana.
Intanto continuano gli attestati di solidarietà e le visite sull’isola battuta in questi giorni da un vento teso di maestrale e che nelle prossime settimane ospiterà la prima riunione del Consiglio provinciale di Sassari, così come ha confermato il presidente Alessandra Giudici rieletta, con la coalizione di centrosinistra, durante le amministrative di domenica e lunedì.