E’ stato condannato a 3 anni e quattro mesi di reclusione, uno in più da quanto richiesto dal pm, Damiano Villari, l’ex direttore del “Cafè de Paris”, il locale di via Veneto, noto a Roma soprattutto nel periodo della dolce vita. Per l’uomo l’accusa è di violenza sessuale aggravata nei confronti di una cassiera del locale.
Ad emettere la sentenza il presidente della nona sezione collegiale del Tribunale di Roma, Roberto Mendoza, che ha condannato l’imputato anche al pagamento di un provvisionale di 10 mila euro nonché all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e all’interdizione perpetua dalla tutela e della curatela.
Per l’uomo il pm Roberto Staffa aveva chiesto una condanna a 2 anni e cinque mesi di reclusione. Secondo l’accusa, Villari, nel giugno del 2006, aggredì la cassiera del locale tentando una violenza sessuale e prospettando alla giovane donna, originaria della Calabria e mamma di due bambini, vantaggi come giorni di permesso supplementari, se «fosse stata con lui». La donna era assistita dall’avvocato Cristina Cerrato.
