E’ stato individuato uno dei due giovani sudamericani che la notte tra sabato e domenica scorsi hanno violentato, in una discoteca vicino alla Stazione Termini, a Roma, una ragazza ecuadoregna di 20 anni. I due, scappati subito dopo, erano stati aiutati a fuggire da un gruppo di connazionali che aveva isolato ed aggredito gli agenti di polizia intervenuti.
L’uomo, un peruviano di 43 anni, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per violenza sessuale, lesioni personali, rapina aggravata e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ed accompagnato nel carcere romano di Regina Coeli. E’ stato grazie alle indagini, mai interrotte da quella sera, che i poliziotti del commissariato Viminale sono riusciti a bloccare l’uomo che si era nascosto a Setteville di Guidonia, vicino a Roma.
I poliziotti hanno cercato l’uomo battendo a tappeto locali notturni, fermate della metropolitana, palestre, alberghi ed abitazioni private, finché alcuni testimoni, grazie all’ individuazione fotografica, hanno fornito agli investigatori elementi utili per rintracciare lo straniero. Su disposizione del Questore di Roma, Giuseppe Caruso, è stata sospesa, inoltre, la licenza al titolare del locale dove è avvenuto lo stupro: la discoteca è stata chiusa per 30 giorni.
Successivamente fonti investigative hanno precisato che la ragazza non è stata violentata ma nei suoi confronti, come era emerso anche nell’immediatezza del fatto, c’é stato un tentativo di stupro. La giovane era stata avvicinata da due cittadini sudamericani che prima l’avevano spinta in un angolo, poi uno dei due aveva estratto un coltello e l’aveva minacciata di morte se non fosse uscita immediatamente dal locale per appartarsi con entrambi.
La ragazza con una scusa aveva tentato di uscire dal locale, ma i due, dopo averla raggiunta all’esterno, avevano tentato di molestarla e alla sua reazione avevano cominciato a strapparle i vestiti e a colpirla con calci e pugni spingendola a terra. All’arrivo del fidanzato della giovane, i due stranieri si erano allontanati strappandole anche un braccialetto in oro che aveva al polso destro. Quando pochi minuti dopo erano arrivati i poliziotti, gli agenti avevano inseguito e bloccato uno dei due aggressori, ma erano stati accerchiati da un gruppo di quindici persone che li avevano aggrediti spingendoli a terra, consentendo all’uomo di fuggire.
