ROMA – Un nuovo virus informatico si è diffuso nella capitale. Virus in grado di attaccare i computer e rendere inaccessibile tutti i dati, foto, video, rubriche e file testuali. Per recuperare i dati poi viene chiesto il pagamento di un riscatto, quasi cinquemila euro.
Una vera e propria estorsione di cui sono stati vittime, in questi giorni, alcuni commercianti romani, che si sono subito rivolti alla Polizia postale. Un nuovo fenomeno che si è affacciato nella capitale e sul quale indagano gli agenti che hanno già raccolto una decina di denunce. “Ma altre ne arriveranno, perché pensiamo che questo tipo di truffa sia in forte crescita”, fanno sapere dalla Polizia Postale.
Il Messaggero, che riporta la notizia, inoltre aggiunge che:
“L’attacco avviene in remoto attraverso il fenomeno del “ransomware”, un tipo di malware che infetta il disco fisso e cifra alcuni documenti, che diventa impossibile aprire – si legge nell’articolo – Nel caso dei commercianti si tratta dei dati dei clienti (contatti email e telefonici), ma anche fatture e persino password. Il malware – il suo nome è ‘accdfisa’ – si approfitta dei computer collegati in rete (vale a dire quelli che navigano sul web) e che non sono protetti da adeguati antivirus e, soprattutto, da un firewall (una speciale barriera contro gli attacchi esterni). Una volta in azione, il malware notifica all’utente che importanti file all’interno del computer sono stati bloccati attraverso la loro crittografia, lasciando nel panico l’utilizzatore”
Come difendersi? “Intanto bisogna fare regolarmente un backup dei file contenuti nei computer – spiega Andrea Rossi, il dirigente del compartimento della Postale del Lazio – Sarebbe preferibile preservare i dati su un Pc che non viene usato per navigare in rete. È anche utile aggiornare gli antivirus e i software e installare anche un firewall di protezione. Ma si consiglia anche di non aprire messaggi email sospetti, con link a siti che non si conoscono