
ROMA – A distanza di quasi un mese dalla condanna in primo grado all’ergastolo, di Massimo Bossetti parla Vittoria Guerinoni, la sorella di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 e padre naturale del muratore di Mapello ritenuto responsabile dell’omicidio di Yara Gambirasio.
Intervistata in televisione, quella che tecnicamente è la zia di Bossetti, si concentra sui presunti errori del condannato: “Avrebbe dovuto essere più sincero e parlare fin dall’inizio, non stare zitto in carcere per tanto tempo”.
Dunque l’accusa contro la madre del muratore di Mapello, Ester Arzuffi: “Non si può stare in piedi a bugie. La sua vita non mi interessa, però avrebbe potuto essere più sincera. Bossetti l’ha saputo sollo quando era in prigione. Poi gli sbagli li fanno tutti. Ma meglio dire la verità”. Per ultima, una battuta sulla colpevolezza di Bossetti: “Non lo so se sia colpevole, il dna c’è. E non si può dire che sia volato lì. Lui doveva essere sincero fin dall’inizio e dire come è andata. Il dna c’è, ora la vicenda farà il suo corso”.