ROMA – È morto anche il piccolo Simone D’Antonio, il bambino che insieme al cugino Alessio era stato falciato a Vittoria dal Suv guidato da Rosario Greco, al volante sotto effetto di alcol e cocaina.
Il bimbo era ricoverato al Policlinico di Messina: qui gli erano state amputate le gambe.
Intanto tutta la cittadina che si trova in provincia di Ragusa si è stretta in lacrime attorno alla bara di Alessio, l’altro bambino ucciso dal suv killer la sera di giovedì, mentre stava giocando davanti alla sua casa.
La notizia della morte di Simone D’Antonio è arrivata proprio nel pieno della cerimonia funebre di Alessio. Altre lacrime si sono aggiunte a quelle per Simone. La chiesa si è ammutolita, il passaparola ha fatto scattare un pianto collettivo e non ha nascosto la sua emozione nemmeno il vescovo di Ragusa.
La Chiesa di San Giovanni era stracolma di gente per i funerali a cui hanno partecipato più di tre mila persone, con famiglie intere che hanno voluto testimoniare vicinanza e affetto alla famiglia del piccolo dando così una risposta civile alle scorribande di criminali che hanno spento la vita di un ragazzino di 11 anni.
A celebrare la messa il vescovo di Ragusa Carmelo Cuttitta che ha ricordato l’insegnamento che la morte di Alessio potrà dare. “Oggi Alessio è con noi – ha detto il Vescovo – e lo sarà sempre. Il suo sacrificio non resti vano”.
Il padre di Alessio: “Lascerò questa città, non riesco più a vivere qui. Chiedo e pretendo giustizia”
Lascerò Vittoria. Dopo questa tragedia non riesco più a vivere in questa citta’”. A dirlo al termine della cerimonia funebre è Alessandro D’Antonio, il padre del piccolo Alessio. L’uomo arriva sull’altare stremato e senza più lacrime. Ha solo la forza di gridare la sua rabbia e ai presenti dice: “Non riesco più ad entrare nella mia casa. Chiedo e pretendo giustizia”.
Funerali a Vittoria affidati ad un amico dell’uomo arrestato, insulti al giornalista che ha dato la notizia
Nell’agenzia di pompe funebri incaricata del funerale del piccolo Alessio D’Antonio figura anche Maurizio Cutello attualmente sotto processo assieme ad Angelo Ventura, uno degli occupanti dell’automobile guidata da Rosario Greco.
A dare la notizia è stato il giornalista Paolo Borrometi che in un post su Facebook scritto nella serata di sabato 13 luglio, si era chiesto come sia possibile che questa agenzia gestisca il funerale del povero Alessio. “La follia nella follia – aveva scritto Borrometi – Fermate questo scempio, intervenite per evitare che i funerali del piccolo Alessio D’Antonio possano essere fatti da un amico di chi lo ha ucciso”.
Dopo la denuncia, il giornalista è stato insultato su Facebook. A dare la notizia è stato lo stesso Borrometi. Ad attaccarlo è stato Giuseppe Cammalleri, un amico pregiudicato di Angelo Ventura. Cammalleri ha scritto pubblicamente su Facebook che “Borrometi è lo schifo della terra” dicendo esplicitamente che il giornalista ora si dovrebbe “vergognare”. “Non contento mi dice, sempre pubblicamente, che sono un ‘essere spregevole'” conclude su Facebook Borrometi.
Fonte: Ansa, Corriere della Sera