ROMA, 12 DIC – ''Questa lettera o e' frutto di una provocazione di cui non capisco i termini o e' opera di un gruppo di ubriaconi''. L'ex brigatista rosso Vittorio Antonini commenta cosi' il possibile riferimento al suo nome nella lettera che accompagnava i proiettili per il sindaco di Roma Gianni Alemanno in una busta intercettata stamani dalla polizia.
''Due gli Antonini da poter gambizzare purtroppo Vittorio aveva altro da fare. Con te useremo questi per equita'', si legge nel messaggio all'esame della Digos, secondo quanto reso noto. L'altro e' Gianluca, vicepresidente dell'associazione di estrema destra CasaPound Italia, gambizzato da ignoti in strada a Roma nell'aprile scorso.
''Gambizzare me? Ma per carita'…'', afferma al telefono Vittorio Antonini, aggiungendo a queste parole una sonora risata. ''Sono in galera da 27 anni per reati commessi durante la mia militanza politica nelle Brigate Rosse – afferma l'ex terrorista – .Sono uno dei pochissimi da cosi' tanto tempo in carcere, un prigioniero politico che ha sempre rifiutato qualsiasi forma di pentitismo o di dissociazione''.
Vittorio Antonini, condannato nel 1985 all'ergastolo per vari reati, tra cui il sequestro del generale statunitense James Dozier, dal 2000 e' in semiliberta'. E' vicepresidente dell'associazione Papillon Rebibbia, che promuove la cultura tra i detenuti. L'ex br non crede che il riferimento nella lettera del sedicente 'Nucleo Mario Galesi per i Pac' abbia a che fare con la sua attivita' di volontariato. ''Secondo lei un'organizzazione che si dice di sinistra e si richiama alle Brigate Rosse non ha niente di meglio da fare che prendersela con Papillon?'', afferma Antonini.
