ROMA – Vittorio Sgarbi se l’è presa con il giornalista Massimo Gramellini, colpevole, ai suoi occhi, di aver pubblicamente criticato la scelta della sorella di Sgarbi, Elisabetta, che al funerale di Umberto Eco presentò alle telecamere l’ultimo saggio dello scrittore edito proprio da lei. Cattivo gusto? Sgarbi non ci sta, ecco cosa ha detto ai microfoni di Radio Cusano Campus:
“Si sono permessi di attaccare mia sorella per una cosa assolutamente grottesca. La Nave di Teseo, casa editrice che nasce per reagire al blocco Mondadori-Rizzoli, con mia sorella che abbandona la Bompiani, dove aveva un posto di straordinaria importanza, per la gioia di autori che non volevano pubblicare con Berlusconi, ha dato vita alla Nave di Teseo. Eco, Furio Colombo, Veronesi, non avrebbero mai pubblicato con Mondadori. L’antitrust dopo qualche mese ha stabilito l’evidenza e cioè che la Bompiani come la Marsilio non possono stare in un blocco così grande. La comunicazione dall’antitrust è arrivata proprio nel giorno in cui è morto Umberto Eco, proprietario insieme a mia sorella della casa editrice nuova, che incredibilmente, avendo accelerato i tempi, si trovava con il nuovo libro di Eco pronto. L’ultimo libro di Eco, dunque, è uscito il giorno del suo funerale. Allora, cosa vuol dire quello che dicono Pino Corrias o Gramellini? Gramellini è uno schifoso personaggio che scrive un libro parlando della morte di sua madre e lo vende attraverso Fazio. Dicono che ci sia stata una speculazione su Umberto Eco, ma di cosa parliamo? Se muore un musicista non si fa sentire la sua musica al suo funerale?”.
E infine, la frecciatina finale:
“Questi sono dei coglioni totali, fanno passare mia sorella per una specie di sfruttatrice, per una casa editrice che è di Eco, e che comunque rimane della famiglia di Eco. Parlare al funerale di Umberto Eco di un libro di Eco, edito da Eco, mi pare una cosa assolutamente logica. Questi deficienti l’hanno coperta di insulti, perché secondo loro avrebbe speculato su un morto. Il livello di stupidità umana raggiunge delle quote così alte che certe volte ne rimango stupito. Poi parla Gramellini, che va a vendere i suoi libri facendo la morale da Fazio e in uno di questi libri racconta la morte di sua madre. Ma non si vergognano di vivere questi imbecilli?”.