“Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò gli calo le mutande io”. È l’audio raccapricciante inviato dalla proprietaria di un supermercato al gruppo WhatApp formato dai capi reparto. La donna ha inviato l’audio “per aver ritrovato un assorbente usato fuori dal cestino del bagno all’interno degli spogliatoi”.
La denuncia della Cgil
E’ accaduto in provincia di Pescara. A denunciare la vicenda è la Filcams-Cgil. Il sindacato, sottolineando che “nello stesso audio la titolare minaccia ripercussioni e lettere di richiamo qualora non si fosse trovata la responsabile dell’accaduto”, annuncia di aver avviato “le azioni di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori” e di voler “approfondire il caso con gli organi competenti”.
“Un gesto gravissimo e ignobile”
“Un gesto gravissimo e ignobile, una violenza inaudita da una donna verso delle donne”. A dirlo è ancora la Filcams Cgil, che aggiunge: “Saremo al fianco delle lavoratrici coinvolte per sostenerle in questo momento così difficile. Chiediamo alle lavoratrici ed ai lavoratori che sono a conoscenza dei fatti o che sono state vittime di queste vessazioni di contattarci e di dare forza alla nostra denuncia”.