ROMA – 100 euro ad utente. È questo il risarcimento che Codici, centro per i diritte del cittadino, chiede a Wind per il black out dello scorso 13 giugno.
“I disagi subiti valgono molto di più che pochi spiccioli. Stiamo parlando di un intervallo di tempo che va dalle 7 alle 8 ore, nelle quali 25 milioni di utenti non hanno potuto comunicare, né, in molti casi, lavorare” dice Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici.
La posizione dell’Associazione si inquadra in una dura lotta per il riconoscimento dei diritti degli utenti che, si ricordi, “non sono neanche tutelati in casi simili a quello accaduto due mesi fa. La Carta Servizi dell’azienda, infatti, non prevede garanzie in questi casi, quindi, se i consumatori dovessero malauguratamente ritrovarsi in una situazione analoga, per loro non ci sarebbe scampo, né tutele legali”.