Il fermo del tunisino e il presunto fermo dell’italiano gettano una nuova luce sul mistero della testimonianza del vicino di casa di Yara, Enrico Tironi, che non sarebbe stato creduto.
Il giovane subito dopo la scomparsa di Yara aveva raccontato di aver visto la ragazzina nell’ora presunta del sequestro nei pressi dell’abitazione in compagnia di due uomini.
Tironi era stato molto dettagliato nella sua testimonianza, descrivendo l’abbigliamento di Yara e i due uomini, che a lui erano sembrati due adulti. Poco distante, aveva aggiunto Tironi, era parcheggiata una Citroen rossa ammaccata.
Ma gli inquirenti avevano ritenuto infondata, almeno in apparenza, questa testimonianza al punto che nei confronti del giovane era scattata la denuncia per procurato allarme e falso ideologico.
Tironi era stato sentito un’altra volta anche dal pm e a quanto si era appreso nei giorni del suo interrogatorio avrebbe ritrattato la sua testimonianza.
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