A Brembate Sopra sono arrivati da tre giorni gli uomini del Rac, il Reparto Analisi Criminologiche dell’ Arma specializzati nelle inchieste sulle persone scomparse grazie ai quali in passato sono stati risolti anche molti casi di omicidio. Il loro lavoro potrebbe servire a restringere il cerchio delle persone sospettate di aver preso Yara. Gli esperti investigatori hanno compiuto un sopralluogo nella palestra dove si allenava la tredicenne e da due giorni stanno ascoltando i suoi genitori.
L’obiettivo è quello di setacciare le relazioni della famiglia e di risalire a tutte le persone che conoscevano Yara e che in qualche modo potrebbero essere entrate in contatto con lei. La presenza degli uomini del Rac potrebbe dunque rivelarsi un supporto valido, se non addirittura determinante nel corso delle indagini: l’ipotesi che a prendere Yara sia stato qualcuno che la conosceva non è mai stata abbandonata dagli inquirenti, soprattutto considerando il fatto che Yara, secondo le testimonianze di amici e parenti, non si sarebbe mai attardata per la strada con persone sconosciute.
Un’ipotesi, questa, che avvalora tra l’altro anche le testimonianze di chi racconta di aver visto due persone parlare con la ragazzina al momento della sua scomparsa. Alla luce del lavoro effettuato finora dal Rac, gli investigatori potrebbero dunque aver già indirizzato le loro indagini su determinate persone. Tra le ipotesi al vaglio c’è comunque anche quella di un ‘offender’, ovvero di uno sconosciuto che potrebbe aver scelto la sua vittima a caso. Si tratta di un’ipotesi decisamente meno probabile, che però non è ancora del tutto stata scartata.