BERGAMO – ”Mohammed Fikri non ha mai usato il verbo uccidere”. E’ quanto emerge da due delle nuove traduzioni della controversa frase pronunciata al telefono il 3 dicembre 2010 da Mohammed Fikri, finora unico indagato per il delitto di Yara Gambirasio. A disporre ulteriori traduzioni era stato il gip di Bergamo Ezia Maccora, a seguito della richiesta della mamma della tredicenne di Brembate Sopra (Bergamo) rapita e uccisa il 26 novembre 2010 e ritrovata tre mesi dopo.
Due delle nuove traduzioni sono pubblicate su ”L’Eco di Bergamo”: i due nuovi consulenti sono un lettore di arabo di nazionalità tunisina che collabora con l’Università di Bergamo e un interprete libanese che collabora con la procura di Milano. ”Fikri stava imprecando, lamentandosi perché all’altro capo del telefono la persona chiamata non rispondeva”, hanno spiegato entrambi i consulenti. Le due nuove interpretazioni differiscono tra loro per piccole sfumature, ma il senso sarebbe concorde e in linea con le traduzioni che decretarono, all’epoca dei fatti, la scarcerazione di Fikri. ”Di certo – hanno affermato gli interpreti – chi parla non ha usato il verbo uccidere”.