BREMBATE SOPRA (BERGAMO) – Scagionato l’imprenditore emiliano nel caso di Yara Gambirasio. L’uomo, originario della provincia di Ferrara, era stato tirato in ballo dall’ultima lettera anonima giunta alla redazione dell’Eco di Bergamo. Nella lettera c’era scritto di non abbandonare la pista del cantiere di Mapello.
Intorno all’area edile, distante pochi chilometri dal luogo in cui scomparve la tredicenne Yara Gambirasio il 26 novembre dello scorso anno, si sono concentrati i sospetti degli investigatori.
Ecco il contenuto della lettera: “Non mollate la pista del cantiere i cani non sbagliarono, troppo movimento in quel cantiere. Mohamed (Fikri, l’operaio nordafricano arrestato e poi rimesso in libertà, ndr) sa di un uomo visto nel cantiere a novembre che minacciava. Sa che è stata caricata su un furgone bianco. Sa che una settimana dopo quell’uomo era ancora a Mapello. Sa che Yara non è rimasta sempre nel campo di Chignolo ma ci è stata portata dopo e che l’uomo era presente di nuovo una settimana prima del ritrovamento sempre a Mapello. Non dimenticate Yara!”.