BREMBATE SOPRA (BERGAMO) – I figli adottivi convocati in questura, per il prelievo del Dna. Questo l’ultimo tentativo degli inquirenti, impegnati da un anno e 10 mesi nelle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio. Chi è stato adottato, senza avere origini certe, potrebbe essere nato al di fuori di un matrimonio ufficiale, quindi essere il figlio illegittimo di quell’uomo di Gorno morto nel 1999 che, secondo gli investigatori, sarebbe il padre dell’assassino di Yara.
L’obiettivo degli inquirenti è arduo: trovare un uomo, con un’età che potrebbe tranquillamente variare tra i 13 e i 60 anni, quindi non per forza un ragazzino, con un cognome che non corrisponde a quello del padre naturale. E per percorrere questa strada si punta anche sulle persone adottate.
Non tutte però: gli investigatori cercano in particolare figli adottivi che, da neonati, sono stati abbandonati, ad esempio in un ospedale o in un centro d’aiuto alla vita, il cui padre biologico è assolutamente ignoto. Ragazzi, uomini, che vivono da anni in una famiglia ma sono figli biologici di qualcun altro, che non si è mai visto. I casi di persone convocate in questura, finora, sarebbero una decina, tutte residenti in provincia di Bergamo.