BREMBATE SOPRA (BERGAMO) – Ci sarebbe una nuova traccia di Dna sul corpo di Yara Gambirasio, una minuscola macchia di sangue nella zona pelvica, all’esterno della zona vaginale. E’ quanto viene rivelato da un articolo pubblicato in esclusiva sul settimanale Oggi, confermato da fonti investigative, secondo cui sarebbe dovuto a questo colpo di scena l’ennesimo rinvio della consegna dei risultati dell’autopsia e degli esami condotti dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo sui poveri resti della 13enne di Brembate.
L’indagine dura ormai da più di cinque mesi. L’esperta e il suo staff, che stanno svolgendo gli esami sul corpo, mentre i Ris sono incaricati di controllare i vestiti e lo Sco della Polizia gli oggetti della ragazzina, hanno richiesto un’ulteriore proroga per comparare l’ultimo Dna, “rintracciato con tutta probabilità a seguito di approfondite analisi”, con il profilo genetico rintracciato sugli slip e definito dagli stessi inquirenti “altamente indiziario”. Secondo un inquirente, sentito da Oggi, “potrebbe trattarsi dello sfregamento di un polpastrello”.