
ROMA – Yara. La mamma dell’assassino sa tutto: può denunciare il figlio o coprirlo. Solo una madre conosce la verità sull’assassino di Yara Gambirasio. Solo una donna, la madre del figlio segreto concepito con l’autista di Gorno, conosce il suo nome. La mole degli indizi, le scoperte in laboratorio per setacciare i profili genetici compatibili con quello del killer, insomma tutto il lavoro di tre anni e mezzo degli inquirenti si è rivelato inefficace e impotente a rivelarne l’identità.
L’unica certezza è che una madre sta custodendo gelosamente un segreto enorme: sta a lei, solo a lei, scegliere se presentarsi ai magistrati e affermare senza esitazioni, questo è mio figlio. O restarsene in silenzio ed evitare che il figlio faccia la fine che merita. Non lo farà, è l’ipotesi più probabile (ne è convinto anche lo scrittore Fernando Camon su La Stampa): perché una madre non sacrifica il suo bene più prezioso, nemmeno di fronte all’evidenza più tragica, nemmeno se è un mostro. O, forse, a maggior ragione.