BERGAMO – Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti, contrariamente alla madre dell’uomo Ester Arzuffi, ha scelto di rispondere alle domande nel processo a carico di suo marito per l’omicidio di Yara Gambirasio.
Rispondendo alle domande del pm, Letizia Ruggeri, sulle ricerche trovate nei due computer di casa ha spiegato di non aver “mai fatto ricerche su tredicenni”. Per quanto riguarda le ricerche a sfondo pornografico, Marita Comi ha detto che “qualche volta le facevo io, qualche volta insieme, oppure io da sola”.
Massimo Giuseppe Bossetti, dal suo computer un utente di nome โMassimoโ cercรฒ su internet โtredicenni per sessoโ e โragazzineโ. A dirlo รจ la perizia dei due consulenti informatici della procura di Bergamo durante lโudienza che si รจ tenuta venerdรฌ 19 febbraio. La ricerca risale al 29 maggio 2014, 17 giorni prima dellโarresto del carpentiere. E lo stesso era accaduto quasi un anno dopo la scomparsa e lโomicidio di Yara, anche lei proprio tredicenne.
Negli scorsi giorni in aula, in un silenzio glaciale, due carabinieri del Racis (Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche) e i due consulenti informatici hanno elencato le ricerche a sfondo pornografico compiute sui due computer di Bossetti, un fisso e un portatile, riguardanti โtredicenni per sessoโ e โragazzineโ. Ricerche anche su YouTube, mentre ha fatto impressione sentire che con uno dei computer fu visto un video dal titolo โCome rimorchiare una ragazza in palestraโ.
Altre ricerche sarebbero state effettuate su siti di incontri come โdiciottenni.comโ. Sul computer fisso, inoltre, รจ stata trovata โcopiosa quantitร di materiale pornograficoโ. Altre ricerche riguardavano โFatti di cronaca nera in merito a rapimenti e violenza sessuale su minoreโ.