ROMA – “Avrò il rimorso per il resto della mia vita”. Emerge una nuova testimonianza che riguarda l’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra (BG), scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata morta solo tre mesi dopo.
A parlare è una ex guardia giurata. Si chiama Mario Torraco e al settimanale Oggi rivela un dettaglio inquietante, che riguarderebbe proprio la sera della scomparsa della ragazzina di Brembate.
“C’è stato un urlo che mi ha fatto voltare. Era una voce femminile. Mi sembra abbia urlato “aiuto”. E subito dopo ho udito una voce maschile: “Stai zitta””.
La guardia giurata spiega che pensò a un banale litigio tra una coppia di fidanzati, e quindi non intervenne né si preoccupò particolarmente. Solo quando la notizia della scomparsa di Yara Gambirasio finì su tutti i giornali l’episodio gli tornò in mente.
“Il dubbio mi divora. Sarà un rimorso che mi tormenterà per il resto della mia vita. Quell’uomo, alto e atletico, che ho visto sollevare, stringendola a sé, una ragazza vestita con un giubbetto scuro, poteva essere l’aggressore di Yara”.
Il supertestimone aveva raccontato subito agli inquirenti quanto accaduto, fornendo molti dettagli, ma non era stato ritenuto attendibile, pensando che il suo ricordo si riferisse a un’altra sera. Per l’omicidio di Yara Gambirasio i giudici della Corte d’Assise di Bergamo hanno condannato all’ergastolo Massimo Bossetti.