BREMBATE SOPRA (BERGAMO) – Una nuova analisi sui vestiti di Yara Gambirasio, la ragazza trovata morta il 26 febbraio scorso a Brembate Sopra, nel bergamasco, dopo essere scomparsa da tre mesi. Nei pantaloni della ragazza sono stati infatti ritrovati dei filamenti di juta, compatibili con dei sacchi. Un reperto che sposta ancora una volta l’attenzione sul cantiere di Mapello.
Le fibre di juta erano infilate nel retro dei leggings che Yara Gambirasio indossava, nella piega che si crea tra la parte superiore del pantalone e la zona lombare. Secondo gli inquirenti lì ci sarebbero finite negli istanti in cui la tredicenne di Brembate Sopra veniva trascinata o aggredita mentre era schiena a terra. Dove? In un cantiere edile, magari proprio quello di Mapello, ipotizza chi indaga. Anche se non vengono trascurate ipotesi alternative.
I filamenti sono stati intercettati dai microscopi del laboratorio di analisi nel marzo scorso. Le fibre di juta avevano dato impulso anche a nuove ricerche nel cantiere ex Sobea di Mapello, dove in effetti erano stati ritrovati sacchi dello stesso materiale. Un materiale, per la verità , molto comune per i contenitori utilizzati nell’edilizia.