Almeno due testimoni hanno visto Yara, la sera del 29 novembre, quando si sono perse le sue tracce all’esterno del palazzetto dello sport di Brembate Sopra, dirigersi verso l’uscita del complesso lungo il percorso abituale, che conduce alla porta principale.
Il particolare, sul quale si era ingenerata un po’ di confusione dopo che i cani avevano fiutato una sua traccia in una zona laterale della struttura, è stato confermato dagli investigatori. A dirlo per prima, rispondendo ai giornalisti, è stata questo pomeriggio l’allenatrice di Yara, raggiunta nella polisportiva dove oggi è giorno di corsi, tra decine di ragazzini e genitori.
L’ipotesi della porta laterale, supportata all’inizio anche da un’impronta (che però potrebbe anche essere stata casuale dato che si trova su una maniglia antipanico lungo il perimetro della zona d’allenamento), avrebbe suffragato l’idea di un uscita “anomala”, forse in compagnia di qualcuno del centro. Ora perderebbe del tutto consistenza.