BERGAMO – A quasi dieci giorni dal ritrovamento dei resti di Yara Gambirasio le indagini che ruotano intorno ai risultati medico-legali sono sempre più complesse e non hanno prodotto ancora nessuna certezza. In attesa delle definitive indicazioni scientifiche, che potrebbero arrivare nei prossimi giorni, infatti, gli inquirenti, secondo quanto riferito, non sanno ancora nemmeno le esatte cause della morte di Yara. Il quadro investigativo, quindi, invece che chiarirsi pare complicarsi ulteriormente, mentre la procura, di fronte alle pressanti richieste di risposte da parte della cittadinanza di Brembate Sopra, e della stampa, precisa solamente che verrà preso tutto il tempo necessario prima di comunicare qualsiasi cosa.
Mentre gli inquirenti attendono di sapere se sui resti è stata isolata almeno una traccia (e l’attenzione si concentra sui vestiti e sulle mani), la speranza è quella di avere conferma che la dinamica dell’omicidio sia compatibile con una aggressione a sfondo sessuale, perché in caso contrario si rischierebbe di dover riformulare completamente le tesi investigative. Intanto, secondo indiscrezioni, la data dei funerali sembra allontanarsi ancora. In una conferenza stampa, giovedì scorso, il primo cittadino di Brembate, Diego Locatelli, si era detto sicuro che i funerali si sarebbero svolti nella città natale di Yara. E si era parlato di 7-10 giorni, da allora. Ma adesso, sembra che nemmeno questa settimana sarà possibile organizzare le esequie.
Anche il filone degli accertamenti sui frequentatori della discoteca che si trova nei pressi del luogo del ritrovamento, non si presenta agevole: gli iscritti al circolo, infatti, sarebbero ben 25 mila. Un’opera di analisi per nulla facile, quindi, attende gli investigatori che in questi giorni acquisiranno l’elenco completo degli iscritti, e cominceranno a confrontare il traffico telefonico dei circa 200 avventori che sono stati identificati (compreso un numero di telefono), nel corso di un controllo serale avvenuto venerdì scorso nel locale, che si trova a un centinaio di metri dal campo in cui è stato trovato il cadavere di Yara.
L’ipotesi degli investigatori è che chi ha lasciato lì il cadavere possa averlo fatto perché conosceva bene il luogo, e che magari, quindi, fosse un frequentatore della discoteca, che nel frattempo ha dimostrato di essere in regola quasi su tutti i fronti. Non sarà però facile dimostrare un legame tra l’area del ritrovamento e i suoi frequentatori, anche perché si tratta di moltissime persone (al sabato sera ne arrivano oltre un migliaio, che parcheggiano tutte nei pressi del luogo in cui e’ stato trovato il cadavere) e perché il grande numero di iscritti non facilita il compito degli inquirenti.