BERGAMO – Qualcuno nel cantiere edile dove lavorava lo aveva soprannominato il “caciabale”, ovvero il contaballe, il bugiardo. Perché Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio, ogni tanto da quel cantiere si allontanava.
Assenze che ai colleghi non sembravano chiare e motivate. E che hanno attratto le attenzioni degli investigatori. Una in particolare: Bossetti racconta di dover andare dal medico, ma poi non ci va.
Scrivono su Repubblica Piero Colaprico e Paolo Berizzi
Sembra, però, che in una circostanza Bossetti abbia lasciato il cantiere per andare dal medico, ma dal medico – questo sarebbe risultato in un accertamento effettuato nei giorni scorsi – non c’è andato. Dove andava e con chi?
Le ricerche sul pc di informazioni su Yara. C’è poi un altro dettaglio, raccontano su Repubblica Berizzi e Colaprico, a far sospettare gli investigatori. Bossetti cercava spesso notizie su Yara Gambirasio col suo pc. Niente di decisivo, sia chiaro. Lo stesso muratore ha ammesso di essersi interessato al delitto, di aver letto delle indagini soprattutto sull’Eco di Bergamo. Ma le analisi sul suo pc mostrano che cercava notizie su Yara “con continuità”. Vista la situazione gli investigatori non credono che fosse un puro e semplice interesse al fatto di cronaca in quanto tale.
La vacanza a Sharm. Sta di fatto che le indagini su Bossetti vanno avanti e prendono piste anche difficili da capire per chi le indagini non le conduce. Arrivano fino a Sharm el Sheik, Egitto, dove Bossetti è stato in vacanza nel 2011. Cosa c’entrino le vacanze della famiglia Bossetti con Yara ad ora non è dato saperlo. Ma gli investigatori non vogliono trascurare neppure i dettagli.