BERGAMO – Yara potrebbe avere morso il suo assassino ai genitali. Da diverse settimane si sapeva che le forze dell’ordine avevano iniziato le ricerche in tutti i medici di base e negli ospedali bergamaschi e del vicino confine milanese di un uomo presentatosi alla fine di novembre con una ferita ai genitali.
Questo ha fatto pensare, ancora prima che si conoscesse qualche dettaglio sull’autopsia, che ci fosse stata una colluttazione tra la ragazzina e il suo rapitore, che quest’ultimo si fosse almeno parzialmente spogliato e che la sua vittima, reagendo, lo avesse ferito appunto ai genitali. Si è ora scoperto che le ricerche (estese a tutta Italia) riguardano un uomo che in quel punto del corpo si sia presentato con segni di morsi. La precisazione fa pensare che l’autopsia abbia permesso di scoprire delle tracce di Dna sui denti o sull’apparecchio ortodontico della ragazzina. Dna che a questo punto sarebbe senza equivoci dell’assassino, a differenza di quello rilevato sui guanti, che invece potrebbe avere una provenienza più dubbia. Ma su quest’ultimo aspetto per ora non ci sono conferme da parte degli inquirenti .