NEW YORK, 4 MAG – Cinque terroristi accusati di essere i responsabili degli attacchi dell'11 settembre agli Stati Uniti saranno domani davanti ad un tribunale militare nella base Usa di Guantanamo; oltre tre anni dopo che la loro vicenda processuale era stata sospesa dall'amministrazione Obama che voleva per loro un giudizio civile e progettava di chiudere il famigerato carcere militare americano a Cuba.
Tra di loro c'e' in particolare Khalid Sheik Mohammed, nato in Kuwait e presunta 'mente' di quegli attentati, colui che ha affermato di aver pianificato ''dalla A alla Z'' gli attacchi e ha sostenuto che per lui la condanna a morte sarebbe un onore, l'auspicato ''martirio''.
Cosi' come un altro degli imputati, lo yemenita Rmazi Binalshibh, capo della 'cellula di Amburgo' che realizzo' le stragi e che a sua volta ha affermato di essere orgoglioso della ''operazione martedi' santo'', come gli attivisti di al Qaida definiscono la strage dell'11 settembre.
Questa volta, pero', potrebbero scegliere di non dichiararsi colpevoli e contrastare le accuse che gli vengono rivolte. L'avvocato civile di Binalshibh, Jim Harrington, ha affermato che il suo cliente ''non ha intenzione di proclamarsi colpevole''. Citato oggi dall'Huffington Post, l'avvocato ha aggiunto di ritenere che nessuno dei cinque imputati si proclamera' colpevole. Gli altri tre sono Ammar al Baluchi, che viene indicato come il braccio destro di Mohammed nell'organizzare l'attacco all' America; Walid bin Attash, gia' tra i responsabili di Al Qaida in Arabia Saudita; e Mustafa Ahmed al Awashi, uno dei due 'cassieri' dell'11 settembre chiamati a gestire gli aspetti finanziari dell'operazione.
Attualmente, tutti e cinque si trovano in una struttura segreta di Guantanamo nota come 'Camp 7', cosi' isolata da essere considerata come 'un carcere nel carcere'.
