ROMA – Il mondo finirà il 21 maggio. Anzi no, il 21 ottobre. Non deve avere le idee chiare l’americano Harold Camping, che ha speso milioni di dollari per promuovere la campagna sul 21 maggio, ipotetica data della fine del mondo. Passato quel termine però ha avuto il coraggio di tornare in radio per la sua prima apparizione pubblica dopo la mancata apocalisse. Il 21 maggio è solo l’inizio, ha sostenuto Camping, seguiranno 5 mesi di distruzione, terremoti e disgrazie fino alla “vera” fine del mondo, cioè il 21 ottobre.
Poi ha anche spiegato che il suo unico errore è stato quello di leggere tropo alla lettera la Bibbia. Lui era convinto che il 21 maggio il Signore si sarebbe manifestato con un terremoto o un cataclisma simile. Invece è apparso in modo del tutto spirituale: quindi la sua profezie, in fondo, si è avverata. Camping avverte che la “vera” fine del mondo sarà il 21 ottobre: quella sì che sarà eclatante. Però ha anche aggiunto che non spenderà altri dollari per pubblicizzare la data dell’apocalisse. In fin dei conti, l’umanità è avvertita.