Abdel Majid Touil “addestrato in campo Isis in Libia”, sostiene la Tunisia

Abdel Majid Touil

MILANO – Abdel Majid Touil è stato “addestrato in un campo dell’Isis in Libia” e ha avuto un ruolo “centrale” nell’attentato al Museo del Bardo di Tunisi del 18 marzo scorso: quello di “autista del commando terrorista”, con il compito di portare in un luogo sicuro gli esecutori materiali della strage, spiega Andrea Galli sul Corriere della Sera. Questo è quello di cui sono convinti i servizi segreti tunisini, che vogliono a tutti i costi che il ventiduenne che vive a Gaggiano (Milano) con la madre Fatima e i fratelli sia estradato. A sostenere la tesi di un coinvolgimento di Touil sono alcuni arrestati in carcere a Tunisi. Ma gli inquirenti italiani la pensano diversamente.

Il pool antiterrorismo di Milano è convinto che Touil fosse a Milano il giorno dell’attentato costato la vita a 24 persone. Una possibile spiegazione sarebbe quella di uno scambio di persona. Touil, infatti, avrebbe venduto il proprio passaporto in Libia prima di imbarcarsi per la Sicilia. Era arrivato dal Marocco a Tunisi con un volo low cost, ha raccontato suo padre Abdallah, e una volta arrivato in Libia non aveva più soldi. Così avrebbe venduto il documento. E quindi non l’avrebbe perso nella traversata in mare, come detto in un primo momento dalla madre Fatima durante la denuncia di smarrimento.

Al momento Touil resta in isolamento nel carcere di Opera (Milano), spiega Galli sul Corriere della Sera. Passa il tempo davanti alla televisione, ma l’italiano lo capisce poco. Dal carcere fanno sapere che sta bene, mangia e beve quello che gli viene dato e non protesta. Sostiene solo di non c’entrare nulla con i fatti di cui è accusato. Ma Tunisi insiste per averlo: se venisse espulso in Marocco sarebbe un problema, perché tra i due Paesi maghrebini non ci sono accordi tali da consentire agli inquirenti tunisini di ascoltarlo. Scrive Galli:

“A Tunisi la qualità della polizia è precipitata dopo la Primavera araba per colpa dell’anarchia, della corruzione, dei soprusi: ma, viene ripetuto, i Servizi segreti (sono stati loro a richiedere agli omologhi italiani di cercare Abdel Majid) godono di una buona reputazione e «sbagliano di rado». E allora, chi è davvero Touil?”.

 

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Maria Elena Perrero