I 20 uomini partiti per Acapulco e poi spariti nel nulla, un sequestro di massa

Giallo ad Acapulco. In tutto sono 20, tutti uomini, le persone scomparse nel nulla dopo essere partiti dal Michoacan per la celebre località.  Qualche studente, un dottore, alcuni meccanici, un paio di commercianti, un contabile, un fattorino, tutti di età compresa tra i 17 e i 58 anni.

Un sequestro di massa, questa l’ipotesi, dopo la sparizione avvenuta il 30 settembre scorso dopo una sosta in un locale. Da quel giorno però non è giunta alcuna richiesta di riscatto. Un particolare che induce gli inquirenti a pensare che il gruppo sia stato sequestrato perché legato al crimine o ai narcos. Moglie e madri degli scomparsi, ovviamente, non sono della stessa idea. Per loro non vi è alcun rapporto con i trafficanti: i loro cari, affermano, sono persone normali, vittime di un’aggressione.Non avevano precedenti penali, insistono, e sulle auto ritrovate dalla polizia c’erano solo cibo, valigie e qualche birra. Se davvero è così non si capisce quale sia il movente del rapimento, anche se in Messico i sequestri colpiscono non solo i ricchi.

Acapulco non è l’isola felice messicana. Anche la splendida città è infestata da agguati, decapitazioni, scontri a fuoco, esibizione macabra di cadaveri smembrati deturpano quella che una volta era una perla del turismo. Una conseguenza della rivalità tra i cartelli della droga che si contendono il territorio cercando di eliminare gli avversari. E non hanno alcuna remora a sparare tra la folla o a coinvolgere chiunque si trovi a passare. In questa situazione di tutti contro tutti non si può escludere che i 20 siano rimasti coinvolti in un regolamento di conti: per caso oppure per motivi che restano da scoprire.

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