ROMA – Allarme rientrato a Malta dove nella mattinata di oggi 23 dicembre era stato dirottato un aereo libico con 118 persone a bordo: pochi minuti prima delle 16 il dirottatore è sceso dall’aereo e si è consegnato alla polizia che lo ha ammanettato e portato via.
Liberi senza conseguenze tutti i passeggeri, compresi i due piloti che erano rimasti a bordo fino all’ultimo momento del dirottamento.
L’uomo arrestato ha 23 anni e ha detto di far parte della tribù Toubou, a sud della Libia: voleva formare un partito pro-Gheddafi, contrariamente a quanto prevede la nuova costituzione libica.
Tutto era iniziato quando il volo della compagnia aerea Afriqiyah Airways, un airbus A320, parte da Sebha la mattina del 23 dicembre per arrivare a Tripoli. Si tratta infatti di un volo che segue rotte interne alla Libia, ma subito appare chiaro che qualcosa non va.
Il volo cambia direzione e arriva all’aeroporto de La Valletta, capitale dell’isola di Malta nel Mediterraneo. A dare la notizia del dirottamento, in un primissimo momento, è lo stesso premier maltese Muscat, che su Twitter scrive:
“Informati di potenziale situazione di dirottamento di un volo interno libico dirottato su Malta. Operazioni di sicurezza ed emergenza in stand by”.