KANDHAR – Commando di talebani afghani armati hanno attaccato oggi diversi obiettivi a Kandahar City, capoluogo dell’omonima provincia meridionale, causando secondo un primo bilancio il ferimento di almeno undici persone, fra cui tre agenti di polizia. Ma fonti locali parlano anche di numerose vittime. Secondo le fonti ufficiali, ci sarebbero state ben dieci esplosioni e almeno sei attacchi suicida.
Zalmay Ayubi, portavoce del governo provinciale, ha confermato che fra gli obiettivi scelti dagli insorti vi è anche l’insieme di edifici che ospitano gli uffici e la residenza del governatore, Tooryalai Wesa.
L’offensiva, realizzata un giorno dopo la diffusione di un comunicato da parte dell’Emirato islamico dell’Afghanistan in cui si loda la figura di Osama bin Laden, è cominciata verso le 12 locali quando uomini armati sono entrati in un edificio di quattro piani che si trova di fronte all’area utilizzata dal governatore, sparando all’impazzata. Testimoni hanno riferito di almeno tre forti esplosioni e di intense sparatorie.
Nel contempo, secondo fonti locali, altri insorti hanno attaccato la sede della Direzione nazionale per la sicurezza (Nsd) e un commissariato di polizia. Ingenti forze di polizia e dell’esercito afghani, appoggiati da militari e velivoli della Nato sono intervenuti sul posto per prendere il controllo della situazione.
Ayubi ha menzionato l’esistenza di tre civili feriti, ma fonti della sicurezza hanno fissato il bilancio ad almeno undici persone colpite dal fuoco dei talebani. Kandahar è l’ex roccaforte dei talebani e negli ultimi mesi è stata teatro di molte violenze e di un’evasione di massa di militanti dal penitenziario. La settimana scorsa dli studenti coranici hanno lanciato “l’offensiva di primavera” contro le truppe straniere e afghane.