Afghanistan: centinaia di persone in piazza bruciano la foto di Obama

La notizia che “soldati stranieri” avevano bruciato una copia del Corano nella provincia del Wardak ha scatenato oggi, 25 ottobre, a Kabul la reazione di centinaia di persone che sono scese in piazza inferocite gridando «Morte all’America, morte agli ebrei e ai cristiani».

Tra i manifestanti alcuni studenti, una volta arrivati davanti alla sede del Parlamento, hanno dato alle fiamme una bandiera americana e una fotografia del presidente Usa, Barack Obama.

Secondo testimoni, a questo punto la polizia ha sparato alcuni colpi in aria. Il presunto sfregio al testo sacro dei musulmani è stato smentito sia dalla Nato che dalle autorità afghane che hanno spiegato di aver cominciato a sentire queste “voci” un paio di settimane fa: il riferimento era a un’operazione militare effettivamente compiuta contro i ribelli nel Wardak, provincia situata a sud di Kabul. Ma «l’inchiesta – ha precisato un portavoce dell’Isaf (Forza internazionale di assistenza alla sicurezza) – ha stabilito che né la Nato né l’esercito afghano hanno mai bruciato una copia del Corano».

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