Con l’accusa di aver partecipato a un complotto per uccidere il governatore della provincia di Helmand, tre medici italiani operativi presso l’ospedale di Emergency di Lashkar Gah, nel sud dell’Afghanistan, sono stati arrestati insieme ad altre sei persone.
Si tratta di Matteo Dell’Aira, coordinatore medico dell’ospedale di Emergency a Laktar, e altri due operatori della ong, Goretti e Pagani (non si conoscono per ora i loro nomi di battesimo e i loro incarichi.
L’accusa per i tre arrestati e molto pesante, quella di essere ‘combattenti rivoltosi stranierì, reato punito in Afghanistan in maniera molto severa, fino alla pena di morte.
«Stavano progettando a Lashkar Gah un attentato e l’obiettivo numero uno ero io stesso», ha spiegato il governatore Gulab Mangal.
Le nove persone sarebbero state arrestate da parte di forze Isaf – Nato a causa del rinvenimento di cinture esplosive, granate e pistole in un magazzino dell’ospedale, situato nella capitale della provincia meridionale di Helmand. Per Emergency il coinvolgimento dei propri medici in un complotto è un sospetto «assolutamente ridicolo».
Un portavoce dell’amministrazione provinciale, Dawood Ahmadi, ha precisato che la polizia ha avuto una soffiata riguardo a un piano per uccidere il governatore di Helmand durante una visita nell’ospedale. Interrogato sulla questione, il responsabile del magazzino ha indicato come coinvolti nel complotto altre persone dell’ospedale, tra cui due medici italiani. Secondo il portavoce, i nove avevano contatti con la leadership dei talebani che avrebbero pagato una forte somma per portare a buon fine il progetto. «Il gruppo – ha precisato – aveva riscosso 500 mila dollari».
Al momento comunque, precisa l’Associated Press, non ci sarebbero prove contro di loro.
«Uomini dei servizi segreti afghani e soldati dell’Isaf sono entrati nell’ospedale di Emergency e hanno prelevato quattro persone, tra le quali tre medici italiani -ha spiegato Maso Notarianni, responsabile della comunicazione per l’organizzazione di Gino Strada e direttore di Peacereporter -. Quando li abbiamo chiamati al cellulare, ha risposto un ufficiale inglese che non ha voluto dare spiegazioni di quanto accaduto. Per quanto ci riguarda, i medici sono stati sequestrati dall’Isaf. Inutile dire che il fatto che i nostri medici possano essere sospettati di ordire un complotto contro il governatore è assolutamente ridicolo».
Gino Strada non ha dubbi sul significato dell’arresto dei tre medici italiani dell’ospedale di Emergency a Lashkar Gah, nella provincia di Helmand. “Un ulteriore tentativo di mandare via Emergency da quella zona, messo in atto dagli uomini del governo afghano e dalle forze di occupazione che lo sostengono”, ha detto il medico fondatore dell’organizzazione umanitaria, il quale ha definito “assurda” l’accusa di complotto per uccidere il governatore di Helmand mossa agli arrestati .
La situazione non è ancora chiara e ci sono dunque anche diverse versioni sui numeri delle persone coinvolte: e prime agenzie della Ap parlavano ad esempio di due soli italiani coinvolti.
Il Ministro degli Esteri Franco Frattini, a quanto si è appreso, sta seguendo, in contatto con le autorità locali gli sviluppi della vicenda dei due medici italiani arrestati in Afghanistan, secondo quanto riferito dall’agenzia americana Ap. In attesa di poter conoscere la dinamica dell’episodio e le motivazioni dei fermi il Governo italiano, si legge in una nota, «ribadisce la linea di assoluto rigore contro qualsiasi attività di sostegno diretto o indiretto al terrorismo sia in Afghanistan così come altrove. La Farnesina riconferma il suo più alto riconoscimento al personale civile e militare impegnato in Afghanistan per le attività di pace».