Nel giorno in cui il presidente dell’Afghanistan, Hamid Karzai, ha rivolto un nuovo pressante appello ai talebani affinché abbandonino le armi e accettino un dialogo di pace con il governo, una potente esplosione ha ucciso 14 civili nella provincia occidentale di Herat, zona sotto controllo militare italiano.
Lo scoppio è avvenuto nella tarda mattinata del 16 dicembre, nel distretto di Kushk-e-Kohna, 70 chilometri a nord nord-est di Herat, e secondo il portavoce del governo provinciale Rafi Behrozian ha causato la morte di almeno 14 persone, fra cui ”molte donne e bambini”.
Sono quattro i feriti gravi e i passeggeri, ha aggiunto, erano tutti membri di una stessa famiglia che si recavano a un matrimonio. Da parte sua il maggiore Igor Piani, portavoce del contingente italiano, ha confermato l’incidente e precisato all’ANSA che ”le forze di sicurezza afghane e una unità della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) sono sul posto per definire la natura dell’esplosione che può essere stata provocata da una mina ma anche da altro”. Lo stesso ufficiale italiano ha indicato che ”nell’area operano nostre forze”, ma anche che ”nessun militare italiano è rimasto coinvolto”.
L’attentato è avvenuto poche ore dopo che a Kabul, prendendo la parola in una riunione di musulmani sciiti, Karzai ha rinnovato un appello al dialogo ai talebani. ”Chiedo a quei fratelli che hanno imbracciato le armi e stanno martoriando i loro connazionali – ha detto – di abbandonare la violenza ed unirsi ai colloqui di pace”.
In deferenza ai martiri dell’Islam, ha aggiunto, ”tutti gli oppositori di questo governo dovrebbero entrare nel negoziato e contribuire alla ricostruzione del loro Paese, devastato da 30 anni di conflitto”.
Proprio a Herat martedì 14 dicembre si era riunito, per la prima volta fuori dalla capitale, l’Alto Consiglio per la Pace, organismo di 70 membri incaricato dalla Jirga (Assemblea) di pace svoltasi mesi fa di individuare un cammino per riportare la pace e la stabilità in Afghanistan. In quell’occasione il governatore di Herat, Dawdood Saba, aveva sostenuto che ”la violenza nella provincia è diminuita negli ultimi tre mesi” grazie ”allo sforzo ed alla cooperazione di tutti”.
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