La cooperante Linda Norgrove è morta con indosso una cintura esplosiva. L’operatrice umanitaria britannica rapita il 26 settembre in Afghanistan è stata così uccisa durante un fallito blitz – che sarebbe stato compiuto da soldati statunitensi – per liberarla.
Ha perso la vita per la deflagrazione di una cintura esplosiva azionata dai suoi rapitori, almeno secondo quanto sostiene una fonte nel governo britannico. Scozzese, 36 anni, un passato di attività umanitarie in Perù e in Laos prima di approdare in Afghanistan, la donna ”è stata uccisa da un’esplosione, quasi certamente da una cintura esplosiva indossata da uno dei suoi rapitori” e ”niente lascia supporre che siano stati dei tiri dei militari americani a provocarne la morte”, ha detto la fonte, che ha chiesto l’anonimato. Le autorità di Londra avevano annunciato che Linda Norgrove è stata ”uccisa dai suoi rapitori” nel corso di un’operazione di salvataggio. Né le truppe britanniche né la Nato hanno precisato di quale nazionalità fossero i soldati che hanno partecipato al blitz. Il generale Usa David Petraeus, comandante delle forze internazionali in Afghanistan, ha detto che per liberare la cooperante è stato fatto ”tutto il possibile”.