Afghanistan: madre e figlia lapidate e uccise

KABUL, 11 NOV – Due donne, una madre e sua figlia, sono state lapidate e finite a colpi d'arma da fuoco nella provincia sud-orientale afghana di Ghazni, in un episodio che ha suscitato sgomento e sconcerto perche' si è verificato in un centro abitato a poche centinaia di metri dalla sede del governo e del commissariato di polizia locali. La vicenda, avvenuta ieri, ricorda i tempi bui dell'epoca in cui i talebani erano al governo ed e' riferita dalla Bbc di Kabul sulla base di fonti anonime della sicurezza di Ghazni City.

A quanto risulta un commando armato ha fatto irruzione nella casa del quartiere di Khawaja Hakim dove abitavano una vedova e sua figlia. Le due donne sono state condotte in un cortile dove sono prima state ripetutamente colpite con pietre, e quindi uccise con una pistola. Un funzionario provinciale si e' rammaricato per il fatto che i vicini, a conoscenza di quanto stava accadendo, ''non hanno informato in tempo la polizia, intervenuta quando ormai i corpi giacevano a terra senza vita''. ''Sono stati sicuramente i talebani'', hanno assicurato le fonti secondo cui le due donne erano state accusate da loro di ''deviazione morale ed adulterio''. Nell'ottobre scorso sempre a Ghazni, una provincia dove gli insorti controllano vari distretti, una donna accusata di aver assassinato la suocera era stata uccisa dai talebani. Un altro caso che aveva fatto scalpore nel 2010 e' stato quello di Ajna, una ragazza di 26 anni lapidata nella provincia nord-orientale di Badakhshan per adulterio al ritorno del marito rimasto cinque anni in Iran. Dal canto loro, sempre lo scorso anno, i talebani avevano negato, definendole ''ridicole'', le accuse rivolte loro nella vicenda della vedova incinta frustata e uccisa nella provincia afghana di Badghis, sostenendo che i media, viste le mancate verifiche, ''avevano come unico obiettivo quello di diffamare il nostro movimento''.

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Elisa D'Alto