Mine artigianali hanno ucciso altri sette soldati americani in Afghanistan. Le esplosioni, mezzo preferito dai talebani per attaccare senza troppi rischi le forze internazionali presenti nel Paese, si sono verificate in due diversi episodi.
Una nel sud del Paese ha fatto salire a 14 il numero dei militari americani ammazzati in tre giorni. Come sempre non sono stati precisati modalita’ e luoghi esatti delle mortali esplosioni. L’Isaf (Forza internazionale di stabilizzazione) ha solo comunicato che la prima deflagrazione ha ucciso cinque militari, la seconda ne ha fatti saltare in aria altri due. Stessa mancanza di dettagli per i sette americani morti tra sabato e domenica nell’est e nel sud in seguito all’esplosione di ordigni artigianali.
Questi vengono collocati, ormai sempre più numerosi vista la facilità con la quale possono essere costruiti, ai lati delle strade e dei sentieri percorsi a piedi durante i pattugliamenti dai soldati della coalizione internazionale. E sono proprio le bombe artigianali che stanno decimando gli uomini dell’Isaf. Il 2009 è stato l’anno che ha registrato il maggior numero di soldati stranieri uccisi (521) dall’inizio del conflitto nove anni fa, ma i primi otto mesi del 2010 segnano gia’ quota 478. Cifra decisamente preoccupante, testimonianza del fatto che – nonostante il recente invio di rinforzi da parte di Washington – l’insurrezione dei talebani e di altri gruppi integralisti continua a intensificarsi e ad estendersi un po’ in tutto il Paese.
Una situazione più che critica, con l’opinione pubblica americana sempre più irritata dall’andamento della guerra e con il presidente Barack Obama che, secondo alcuni osservatori, mantiene una certa ambiguita’ sull’annunciato inizio di ritiro nel luglio 2011. Sei giorni fa il capo dei marines, generale James Conway, aveva detto che i talebani pensano di dover ”resistere fino al luglio 2011” ma – aveva aggiunto – non dovrebbero rallegrarsi troppo dato che non è previsto alcun massiccio ritiro di soldati Usa dalla loro roccaforte, cioè dall’Afghanistan meridionale.
