Ennesimo omicidio di una donna che militava per i diritti delle donne in Afghanistan: Sitara Achakzai, consigliera provinciale a Kandahar, è stata uccisa da uomini armati che l’hanno falciata all’uscita della sua casa nel capoluogo.
Lo riferisce il capo del consiglio provinciale Ahmed Wali Karzai, aggiungendo che gli assassini sono poi scappati. Karzai non ha dato altri dettagli. Achakzai era nota per la sua lotta in favore delle donne.
La regione è stata squassata oggi dalla violenza: 22 talebani sono morti in scontri con l’esercito afgano e le forze della missione internzionale.
Sempre nel sud, a Helmand, un kamikaze è stato ucciso mentre cercava di entrare in una stazione di polizia; l’esplosivo è scoppiato quando gli agenti gli hanno sparato.
Negli ultimi giorni è tornata a infuriare in Afghanistan la polemica sui diritti delle donne dopo l’approvazione da parte del parlamento nazionale di una legge, fortemente voluta dagli ambienti religiosi, in cui si stabilisce la subordinazione della moglie al marito e in pratica se ne autorizza lo stupro.
Karzai su pressione degli occidentali ha promesso di rivedere il testo ma ieri un eminente esponente religioso è tornato sull’argomento affermando che ogni ripensamento sarebbe inaccettabile oltre che anticostituzionale.