Americani e Afghani ingannati da un falso capo talebano: è quello che è successo nel Paese asiatico secondo quanto scrive oggi il New York Times.
Per mesi forze Usa e governo locale hanno trattato con un uomo pensando si trattasse del mullah Mansour, vicino al leader dei Taliban mullah Omar. L’hanno portato a colloquio con il presidente Hamid Karzai, gli hanno dato dei soldi per condurre una trattativa. Fino a che, dopo il terzo incontro, hanno scoperto che il presunto mullah Mansour era un impostore che si era preso gioco di tutti.
L’imbroglio è stato svelato dopo un incontro a Kandahar, quando uno dei presenti, che aveva in passato conosciuto il vero mullah Mansour, ha esternato i propri dubbi. Da quel giorno il presunto Mansour è sparito nel nulla.
Gli afghani insistono che si tratta davvero un mullah. L’intelligence Usa non esclude che possa essersi stata tutta una macchinazione del mullah Omar per carpire informazioni. C’è poi chi pensa ad un’azione dei servizi pachistani, l’Isi, per sabotare eventuali trattative condotte senza di loro.
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