
TRIPOLI – Al Qaeda minaccia l’Italia: “Avete occupato Tripoli, ve ne pentirete”. Le minacce, ci informa l‘Huffington Post, sono state fatte recapitare attraverso l’agenzia mauritana al-Akhbar, a cui è stato inviato un filmato di 23 minuti “firmato” dal numero due dell’organizzazione di al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi), l’algerino Abu Ubaydah Yusuf al-Anabi, inserito dagli Stati Uniti nel 2015 nella lista nera dei terroristi più ricercati.
“L’Italia romana ha occupato Tripoli e se ne pentirà”, dice Anabi nel video, e poi avverte gli “invasori” italiani che si pentiranno e che saranno “umiliati e sottomessi”.
Per Anabi quello in corso in Libia è un vero e proprio “complotto” nato dall’accordo firmato a dicembre a Skhirat dai rappresentanti dei parlamenti di Tripoli e Tobruk, fino a quella che lui definisce “l’occupazione” da parte dell’Italia.
Il leader di al-Qaeda nel Maghreb sostiene che “un generale italiano”, di cui non fornisce altri dettagli, sia “a capo di un governo fantoccio di cui fa parte gente della nostra razza che ha venduto la sua religione”, alla stregua di quanto accadde in Iraq con “la nomina di Paul Bremer dopo la campagna criminale di George Bush”, per non parlare di come “il suo compagno di crimini Donald Rumsfeld ha insozzato Baghdad”.
Nel video Anabi spiega che
“con le rivoluzioni arabe l’Occidente crociato ha assistito al ritorno dei musulmani alla loro religione, ha preso atto del loro desiderio ostinato di applicare la shari’a, e non ha trovato altro rimedio che tornare a occupare quei territori, mettendo le sue avide mani sulle ricchezze e sul petrolio e continuare a controllarli”.
Ai libici, il terrorista chiede di
“trovare l’unanimità, unificare i discorsi, ordinare le fila e chiarire le divergenze contro il complotto in corso. La culla delle conquiste nel grande Maghreb è stata consegnata senza colpo ferire a un generale italiano che ruba le sue risorse, umilia i suoi uomini e viola i suoi simboli sacri. Non sarebbe stato meglio se la riunione di Skhirat fosse stata destinata alla liberazione di Ceuta e Melilla?”,
si chiede Anabi con riferimento alle due enclave spagnole nel nord del Marocco.
Allla fine del suo discorso, Anabi lancia una minaccia
“ai nuovi invasori, i nipoti di Rodolfo Graziani (il generale che ricoprì diversi incarichi di comando in epoca fascista e durante le guerre coloniali italiane, ndr). Vi morderete le mani pentendovi di essere entrati nella terra di Omar al-Mukhtar (il combattente libico che guidò la resistenza all’occupazione italiana, ndr) e ne uscirete umiliati e sottomessi, con il permesso di Dio”.
(Nel video YouTube, un altro filmato di minacce di Al Qaeda all’Italia)