Una violenta battaglia tra polizia e manifestanti è in corso anche in uno dei quartieri centrali di Algeri, tra Belcourt e Ruisseau, mentre a Bordj El Kiffan, nella periferia orientale, abitanti del posto, è stato incendiato il deposito della nuova linea tramviaria ancora in costruzione, secondo quanto riferito all’Ansa da abitanti. Nel centro della capitale, giovani manifestanti si stanno scontrando con agenti in tenuta anti sommossa. Il fumo dei lacrimogeni sparati dalla polizia ha invaso tutto il quartiere. Colonne di fumo si stanno alzando da varie zone della capitale.
Un manifestante sarebbe morto, riporta il quotidiano El Watan nel suo sito online, precisando che il dimostrante, un ragazzo di 18 anni, è deceduto a M’Sila, colpito da alcune pallottole.
La protesta è iniziata martedì 4 gennaio in seguito agli ultimi aumenti dei prezzi di prodotti alimentari di largo consumo. Nella notte di giovedì nuove manifestazioni sono esplose in quasi tutto il paese maghrebino. In diversi quartieri di Algeri sono avvenuti scontri tra polizia e manifestanti che hanno incendiato auto e saccheggiato negozi.
A Baraki, riferisce l’agenzia Aps, è stata devastata una fabbrica di televisori che dava lavoro a 300 persone, mentre a Sidi M’Hamed è stato saccheggiato un museo. La polizia in tenuta anti sommossa sta presidiando le principali piazze e ha bloccato l’accesso a diverse zone della citta’. Si temono nuove violenze durante la notte. Nessun bilancio degli scontri è stato diffuso da fonti ufficiali, mentre la stampa locale parla di decine di feriti in tutto il paese
La disoccupazione e il carovita, che colpiscono soprattutto i giovani, hanno già scatenato ondate di protesta nel Paese. Ecco i precedenti più importanti negli ultimi decenni. Dal 5 al 10 ottobre 1988 infuria la ”guerra della semola” o ”guerra del cous-cous”, a causa della carenza di beni di prima necessità, tra cui il piatto tradizionale maghrebino.
Gruppi di manifestanti, principalmente giovanissimi armati con bastoni, coltelli e pietre, hanno tentato anche di dirigersi verso la centrale piazza Premier Mai ma sono stati respinti a più riprese dalla polizia.