Il catalogo offerto da Adrienne Ferguson e Michelle Duke è vario e allettante. Si preparano efficaci poster o flyer: il malcapitato vedrà il suo nome e le sue malefatte pubblicizzate agli angoli delle strade, al bar della pausa pranzo, sotto il portone di casa. Uno sputtanamento in grande stile.
Più sfiziosa è la vendetta consumata on line grazie alla vantaggiosa offerta di un sito ad hoc, una “lies hotline” che diffama alla grande nel vasto uditorio del web: è un po’ cara, circa 250 dollari, ma è altamente soddisfacente, solo per i risentiti più esigenti.
Come ogni buona idea che si rispetti anche Alibis&Paybacks è figlia della necessità: Adrienne aveva perso il lavoro. La crisi l’ha costretta a reinventarsi, o come dice chi licenzia, a riposizionarsi. Per ora il businness va, in attesa che qualche avvocato non le faccia causa.