Alpinismo: Everest, per disperdere le ceneri di sir Hillary bisogna attendere

È stata annullata oggi la spedizione che si proponeva di disperdere sull’Everest parte delle ceneri di sir Edmund Hillary, primo uomo a mettere piede nel 1953 sulla vetta. La decisione è stata presa anche in seguito ad una raccomandazione della comunità buddista nepalese che vedeva nel gesto “un cattivo auspicio”.

Così, contrariamente a quanto annunciato in precedenza da Apa Sherpa, altro leggendario scalatore salito in cima alla montagna più alta del mondo 19 volte, il progetto è stato abbandonato. I resti dell’alpinista neozelandese resteranno nel monastero buddhista del villaggio di Kunde, in attesa della costruzione di un sacrario dove al momento opportuno saranno trasferite.

Sir Hillary, che scalò l’Everest (8.840 metri) il 29 maggio 1953, è morto nel gennaio 2008 e le sue ceneri sono state disperse in mare a largo di Auckland. Non tutte, però: una parte di esse, conservata nel monastero buddhista, sembrava essere destinata ad essere abbandonate nel vento al termine della 20/a spedizione della carriera di Sherpa (Eco Everest 2010), che aveva anche un chiaro obiettivo ambientale.

Ma su disposizione dei monaci buddisti che hanno visto “un cattivo auspicio” in questo rito temendo fra l’altro che in futuro potesse diventare una moda, l’iniziativa a cui avevano aderito 17 scalatori di vari paesi è stata bloccata e definitivamente abbandonata.

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Maria Elena Perrero