Americano in cerca di soldi e avventura: si unisce ai talebani e poi finge il sequestro

Takuma Owuo Hagood

Parte per l’Afghanistan in cerca di soldi e avventura, si riconsegna ai militari americani e sostiene di essere stato rapito dai talebani. In realtà gli abitanti di Kandahar parlano di lui come l’istruttore militare dei terroristi che spesso andava in giro in moto con i mujahedin.

Takuma Owuo Hagood, 25 anni, americano addetto ai bagagli nello scalo di Atlanta, in estate aveva lasciato la famiglia, moglie e figlia, per andare in Afghanistan dopo aver letto che c’erano immense ricchezze minerarie da sfruttare.

Sul posto Owuo Hagood prima aveva fatto visita ai parenti, il 23 giugno a Kabul, poi si era spostato a Kandahar e grazie all’aiuto di un mercante era riuscito a contattare i ribelli. Per arrivare a loro nel distretto di Zeri, area dove i talebani hanno molti rifugi, Takuma si era dovuto vestire da donna, indossando anche il burqa. Tra gli insorti il cittadino americano avrebbe fatto da istruttore militare insegnando tecniche e strategie di combattimento.

Negli Usa intanto la famiglia aveva avvisato il dipartimento di Stato della strana situazione in cui si era cacciato il giovane. In agosto la svolta: il padre di Owuo Hagood aveva ricevuto una email del figlio dove scriveva di essere “sotto il controllo dei talebani”. In un secondo messaggio di posta elettronica il venticinquenne raccontava che stava studiando il Corano, aggiungendo che “i talebani sospettano che sia un soldato”. Alla fine una telefonata,  poche settimane fa, in cui l’ex addetto ai bagagli di Atlanta annunciava il suo rilascio. Il 2 ottobre Owuo Hagood si è, infatti, consegnato ai militari americani che lo hanno trasferito a Kabul da dove poi è stato rimpatriato.

Una storia strana che somiglia a molte bizzarre e drammatiche avventure: due cacciatori di taglie che volevano catturare Osama, un misterioso volontario venuto dagli Usa che sognava la Jihad e una cinquantenne canadese scomparsa, dal 2008, dopo che aveva raggiunto i talebani “per girare un documentario”. Di lei, però, dopo la richiesta di riscatto e le ipotesi che si era unita ai talebani, non si sa più nulla.

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