TUNISI, 14 GEN – Migliaia di persone si sono ritrovate oggi nella centralissima Avenue Habib Bourguiba, a Tunisi, per festeggiare il primo anniversario della rivoluzione che ha rovesciato il presidente Zine El Abidine Ben Ali, e per chiedere lavoro per tutti.
''Lavoro, liberta' e dignita''', ''Razza di ipocriti, il lavoro e' un diritto'', ''I tunisini restano in piedi'', ''Continueremo la battaglia'', hanno scandito i manifestanti di fronte al teatro della città , epicentro della rivolta. ''Abbiamo fatto questa rivolta contro la dittatura per ottenere il diritto a una vita dignitosa, non per aiutare gli opportunisti a realizzare le loro ambizioni politiche", ha detto alla France Presse Salem Zitouni, 33 anni, uno dei manifestanti.
Altri dimostranti con indosso abiti con i colori rosso e bianco della bandiera tunisina, hanno chiesto il riconoscimento per i ''martiri'' uccisi durante la rivolta di dicembre e gennaio. Alcune persone sfilavano con una enorme mappa delle citta' tunisine, soprattutto quelle nel centro del Paese, dove sono morte numerose vittime della rivolta. In cima alla lista spiccava il nome di Mohamed Bouazizi, il venditore ambulante di Sidi Bouzid (centro-ovest) che si e' dato fuoco nel dicembre del 2010 e il cui gesto ha innescato la rivoluzione nel Paese e la Primavera araba.
