SEUL, 17 AGO – La Corea del Sud rischia di diventare piu' indigesta per la Apple. Una maxi class action, sostenuta da quasi 27.000 utenti di iPhone, e' stata presentata contro la compagnia di Cupertino insieme alla richiesta di risarcimento danni per la violazione della privacy per la tracciabilita' dei possessori del popolarissimo smartphone.
''La raccolta dei dati sulla locazione degli utenti, senza il loro consenso, costituisce una violazione legale evidente e, per questo, siamo intenzionati a portare avanti l'azione collettiva contro il colosso Apple, al fine di salvaguardare i diritti dei consumatori'', ha chiarito all'agenzia Yonhap, Lee Jae-cheol, avvocato di Miraelaw, studio legale promotore dell'iniziativa.
L'azione, in rappresentanza di 26.691 titolari di iPhone, e' stata depositata presso la Corte distrettuale di Changwon, a 400 km a sudest di Seul, e punta a un indennizzo di 1 milione di won per ricorrente (quasi 1.000 dollari, per totali 27 milioni di dollari) dalla casa madre e dall'unita' locale Apple Korea ''per la continua localizzazione degli utenti del portatile'', motivo di violazione della privacy e conseguente disagio psicologico.
Altre azioni legali saranno depositate in futuro visto che in Corea del Sud ci sono circa 3 milioni di utenti iPhone.
A inizio agosto, la Korea Communications Commission (Kcc), l'Authority sudcoreana per le tlc, ha sanzionato Apple Korea al pagamento di 3.000 di won di multa per la ''pratica illegale della tracciabilita''', disponendo immediati misure correttive.
L'indagine della Kcc era partita a seguito della pubblicazione di uno studio condotto da ricercatori britannici, secondo cui la stessa Apple ha incluso nell'ultima versione di iPhone e iPad la funzione del sistema operativo che consente di registrare la traccia dei movimenti degli utenti.
La class action puo' anche essere valutata come l'ultimo episodio, sia pure indiretto, dello scontro tra la Apple e la sudcoreana Samsung, che produce lo smartphone Galaxy S, finora unico a tentare di insidiare lo strapotere dell'iPhone: le due societa' si rinfacciano da aprile, a colpi di carte bollate, le accuse di copiare e violare i rispettivi brevetti.
