Arabia Saudita, donna decapitata perché complice di furto e omicidio

Due cittadini dello Sri Lanka, uno dei quali donna, e un indiano sono stati decapitati con la spada in Arabia Saudita. È successo mercoledì scorso a Jeddah sul Mar Rosso, ha darne notizia è il ministero dell’Interno saudita:  le quattro persone erano accusate di furto e omicidio.

L’indiano Mohammed Barmil e il cingalese Bandar Nikar, sono entrati nella casa di Mariam Hussein, una donna saudita. Dopo averla soffocata, le hanno rubato i soldi e i gioielli. Per entrare in casa, i due sono stati aiutati dalla domestica anch’essa dello Sri Lanka, Halima Abdelkader, la donna che poi è stata decapitata.

Il numero delle esecuzioni capitali in Arabia Saudita nel 2009 sono al momento 59: l’anno scorso, l’Arabia Saudita aveva condannato a morte 102 persone. La pena capitale nel Paese arabo può essere inflitta per reati di stupro, omicidio, apostasia, rapina a mano armata e traffico di droga.

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Lorenzo Briotti