RIYAD – Ha messo in vendita il figlio di sei anni su Facebook. E’ successo in Arabia Saudita, secondo quanto scrive il quotidiano saudita al Sharq, che riporta il post che l’uomo, Saud Bin Naser al-Shihri,, avrebbe scritto sul suo profilo Facebook: “Ho deciso di vendere mio figlio per dare una vita dignitosa a sua madre e alle sue sorelle in cambio di questa vita di povertà e desolazione nella quale viviamo attualmente”.
Al-Shihri sostiene di essere rimasto senza soldi dpo che un decreto del tribunale lo ha costretto a chiudere l’azienda di servizi per gli avvocati nella quale lavorava. Disoccupato, dice di dover chiedere il cibo agli amici per vivere.
Il giornale saudita sottolinea come queste situazioni si verifichino in uno dei Paesi esportatori di petrolio come quello saudita, il più ricco del mondo.
“Secondo il Consiglio consultivo del re – si legge nel giornale – il 22% degli abitanti del regno hanno raggiunto il livello di povertà nonostante da tre anni il governo sostenga che ci sia una strategia globale per la lotta alla povertà nel Paese”.
In Arabia Saudita sono tre milioni le persone che hanno raggiunto il livello di povertà, e 600mila di loro ricevono un sussidio dai servizi sociali.
La principessa Basma Bint Saud Bin Abdelaziz Al Saud ha duramente criticato i funzionari del governo di Riyad accusandoli di non eseguire nel modo giusto gli ordini del re Abdullah, e ha denunciato l’esistenza di villaggi dove non arrivano né acqua né elettricità e dove la gente vive in stato di povertà, “dove la ricchezza del Paese è divisa solo tra il 5% della popolazione, mentre secondo le statistiche ufficiali il 70% delle persone non ha una casa di proprietà”.